Questo
documento è una traduzione della Working Draft relativa alle Linee Guida
per l'Accessibilità ai Contenuti Web 2.0. La versione normativa, in lingua inglese, si trova a: http://www.w3.org/TR/2004/WD-WCAG20-20040311/
Questa
versione italiana tradotta è disponibile all’indirizzo: http://www.del.univpm.it/ , sezione knowledge - Accessibilità Traduttrici:
Elvira D’Orsi,
Maria Valenti |
Questa
versione:
http://www.w3.org/TR/2004/WD-WCAG20-20040311/
Ultima
versione:
Versione
precedente:
http://www.w3.org/TR/2003/WD-WCAG20-20030624/
Redazione:
Ben Caldwell, Trace R&D Center
Wendy Chisholm, W3C
Gregg Vanderheiden, Trace R&D
Center
Jason White, University of Melbourne
Copyright © 2004 W3C ® ( MIT , ERCIM , Keio), Tutti i diritti riservati. Si applicano le regole del W3C
riguardanti la responsabilità,
il marchio
depositato, l'uso
dei documenti e le licenze
software.
Il World Wide Web
Consortium (W3C) ha pubblicato nel maggio 1999 le Web Content Accessibility Guidelines 1.0 (WCAG 1.0) sotto forma di
Reccommendation. L’attuale Working Draft per la versione 2.0 si basa sulle WCAG
1.0. Ha lo stesso scopo: spiegare come costruire materiali Web accessibili ad
utenti disabili e stabilire come obiettivo dei livelli di accessibilità. Avendo
tenuto in debito conto il feedback relativo alle WCAG 1.0, la Working Draft 2.0
si concentra sulle linee guida che tenta di applicare ad un’ampia gamma di
tecnologie e si sforza di usare una
terminologia comprensibile ad un più vasto uditorio.
In questa sezione viene
descritto lo stato del documento all’atto della sua pubblicazione. Altri documenti
possono prenderne il posto. Un elenco delle correnti pubblicazioni del W3C e
l’ultima revisione di questo rapporto tecnico sono reperibili nel W3C
technical reports index all’indirizzo http://www.w3.org/TR/.
Questo documento è stato redatto
dal Web Content Accessibility Guidelines Working Group (WCAG WG) per mostrare come leggere linee guida WCAG più generiche (meno specifiche per l’HTML). Questa draft non si basa
ancora sul consenso del WCAG Working Group né ha superato il cammino di
un documento tecnico del W3C, né soppianta le WCAG 1.0.
Far riferimento a "Issue Tracking for WCAG 2.0 Working Draft" per un elenco di questioni aperte
relative a questa Working Draft. E’ anche disponibile la "History of
Changes to WCAG 2.0 Working Drafts".
Pubblicazioni tipo una Working
Draft non implica l’approvazione dei membri del W3C. Questo documento è in stato
di bozza e può essere aggiornato, sostituito o reso obsoleto da altri documenti
in qualunque momento. Va citato unicamente come work in progress. E’
disponibile un elenco dei current W3C Recommendations and other
technical documents.
The Working Group attende
commenti a questo documento all’indirizzo public-comments-wcag20@w3.org. Gli archives for this list sono di dominio pubblico, così come gli
archivi relativi alle WCAG WG mailing list discussions.
L’informativa relativa ai diritti di
brevetto inerenti questa specifica si può reperire
nella WCAG Working Group’s patent disclosure page, in conformità alla politica del W3C.
Questo documento è stato
prodotto come parte del W3C Web Accessibility Initiative (WAI). Gli obiettivi del WCAG WG sono
dibattuti nella Working Group charter. Il WCAG WG fa parte di WAI Technical Activity.
·
Principio 1: Rendere i contenuti percepibili.
o
Linea guida
1.2 Fornire media equivalenti sincronizzati per le
presentazioni multimediali dipendenti dal tempo.
o
Linea guida
1.3 Assicurare che informazioni, funzionalità e strutture
siano separabili dalla presentazione.
o
Linea guida
1.4 Nelle presentazioni visive, parole e immagini devono
essere chiaramente distinguibili dallo
sfondo.
o
Linea guida
1.5 Nelle
presentazioni audio, il parlato e i suoni devono essere chiaramente
distinguibili dai suoni di sottofondo. [linea guida di livello 2]
o
Linea guida
2.3 Consentire agli utenti di evitare il contenuto che
potrebbe causare attacchi dovuti ad epilessia fotosensibile.
o
Linea guida
2.4 Aggiungere funzionalità che aiutino l’utente ad
orientarsi e a spostarsi tra i contenuti. [linea guida di livello 2]
o
Linea guida
2.5 Aiutare gli utenti ad evitare gli errori e consentire
loro di rimediare con facilità. [linea
guida di livello 2]
·
Principio 3: Rendere comprensibili contenuti e comandi.
o
Linea guida
3.1 Assicurare che possa essere determinato il significato
del contenuto.
o
Linea guida
3.2 Organizzare il contenuto in maniera coerente da
"pagina a pagina" e fare in modo che le componenti interattive si comportino in modo prevedibile.
o
Linea guida
4.1 Utilizzare tecnologie che rispettino le specifiche.
o
Linea guida
4.2 Assicurare che le interfacce utente siano accessibili o
fornite di alternative accessibili.
Questo
documento delinea i principi di progettazione per creare materiali Web
accessibili. Laddove tali principi vengano ignorati, gli utenti disabili non
saranno in grado di accedere ai contenuti o vi accederanno con grande
difficoltà. Se i principi di accessibilità saranno implementati, i contenuti
Web diventeranno accessibili tramite molteplici dispositivi, quali telefoni, palmari, cabine telefoniche, apparecchiature di rete e pertanto accessibili agli utenti nelle situazioni
più disparate.
I principi di progettazione
espressi in questo documento rappresentano concetti generali che si applicano a
tutti i contenuti Web, non essendo specifici per l’HTML, XML o qualsiasi altra
tecnologia. Si è scelto questo tipo di approccio per consentire l’applicazione
dei principi di progettazione a molteplici situazioni e tecnologie, incluse
quelle future.
Allo scopo di
facilitare la comprensione delle linee guida e aiutare i lettori a focalizzare
esattamente le parti di interesse, si è deciso di presentare le linee guida
sotto forma di più documenti intercorrelati.
Le WCAG 2.0 sono articolate su tre livelli di informazione:
Tale livello ha per titolo "Web Content Accessibility
Guidelines 2.0". E’ costituito dal presente documento.
Contiene:
1. Un’ introduzione.
2. I 4 principi fondamentali per
l’accessibilità (Percepibile, Fruibile, Comprensibile e Robusto).
3. Le linee guida (non riferite a tecnologie
specifiche) (14 in tutto).
4. I success criteria , test di verifica del successo, (normativi), e le definizioni, i benefici e gli
esempi (tutti non normativi) relativi a ciascuna linea guida.
5. Un’appendice contenente definizioni,
riferimenti ed altre informazioni di supporto.
Andranno ad integrare le linee guida tutta una serie di
documenti costituiti da liste di controllo inerenti tecnologie specifiche.
Questi documenti forniranno informazioni su quanto richiesto nell’uso delle
varie tecnologie per conformarsi alla Working Draft delle WCAG 2.0.
Nota dell’ Editore: Tali checklist non sono state ancora organizzate. Al
momento, non è chiaro se saranno normative
o non-normative. Se le checklist saranno non-normative, sarà più facile
aggiornarle. In caso contrario, i cambiamenti ad esse apportate andranno ad
alterare la definizione di conformità. Comunque, potrebbe essere indispensabile
organizzare checklist normative al fine di rendere le linee guida testabili.
I Techniques Documents includeranno esempi di codice, screen shot
e informazioni specifiche relative alle diverse tecnologie. Saranno documenti
non normativi. Illustreranno varie strategie, che consentiranno di conformarsi
ai requisiti delle linee guida, e gli approcci correnti più utilizzati, laddove
esistano. Gli esempi comprenderanno:
·
Hypertext Markup Language (HTML) and Extensible Hypertext
Markup Language (XHTML) Techniques
·
Cascading Style Sheets (CSS) Techniques
·
Server-side scripting Techniques
·
Client-side scripting Techniques
·
Scalable Vector Graphics (SVG) Techniques
·
Synchronized Multimedia Integration Language (SMIL)
Techniques
·
Extensible Markup Language (XML) Techniques
(I sopracitati diventeranno
link attivi non appena le corrispondenti Working Draft saranno pubblicate)
Le linee guida sono dirette ad
un pubblico vasto, politici, manager, creatori di contenuti Web, programmatori.
Ci si è sforzati di rendere il documento leggibile ed usabile per quanto
possibile senza trascurare l’accuratezza e la chiarezza necessarie in una
specifica di carattere tecnico. Per utenti alle prime armi, è vivamente
raccomandato il lavoro Education
and Outreach Working Group del WAI.
Le linee guida coprono un’ampia
gamma di questioni e raccomandazioni per creare contenuti Web maggiormente
accessibili. Includono raccomandazioni per rendere i materiali accessibili ed
usabili da utenti con le più disparate disabilità. In genere, non includono
raccomandazioni inerenti l’usabilità, eccetto dove esistono specifiche conseguenze per l’accessibilità che
vanno al di là dell’effetto degli standard di usabilità.
La Working
Draft WCAG 2.0 si basa sulle WCAG 1.0 e sul feedback ricevuto a partire dalla
loro pubblicazione, avvenuta nel maggio del 1999. Anche se i due documenti si
approcciano in modo identico alle problematiche dell’accessibilità, hanno
organizzazione e struttura diverse. Mentre le WCAG 1.0 sono organizzate in
linee guida in cui sono inseriti i vari checkpoint, le WCAG 2.0 utilizzano le linee guida per raggruppare i success
criteria. Nelle WCAG 1.0, ad ogni checkpoint è
assegnato un diverso livello di priorità; nella presente draft i success
criteria sono articolati in tre diverse categorie.
I principi di progettazione sono
stati riscritti per essere applicati ad un’ampia gamma di tecnologie esistenti
e future. La Working Draft WCAG 2.0 non
contiene requisiti o tecniche di implementazione relative a tecnologie
specifiche, ma farà riferimento a requisiti, esempi e tecniche inerenti
tecnologie specifiche (non appena saranno organizzati i relativi documenti).
Il Working Group si sta
preoccupando di facilitare la transizione alle WCAG 2.0 per le organizzazioni e
per coloro che fanno riferimento alle WCAG 1.0 (che al momento rimangono
l’unico documento ufficiale). Per maggiori informazioni riguardanti analogie e
differenze fra i checkpoint delle WCAG 1.0 e le linee guida con i relativi
success criteria delle WCAG 2.0, si può far riferimento al documento Mapping Between WCAG 1.0 and the WCAG 2.0 Working
Draft.
Nota dell’Editore: Esistono varie questioni aperte relative allo schema di
conformità proposto. Questa sezione delinea lo schema di conformità usato in
questo documento. Si auspicano feedback, commenti e proposte.
Le linee guida
sono articolate in tre categorie di success criteria:
·
Success
criteria di livello 1:
1. non specifica come è presentata
l’informazione
2. sono ragionevolmente applicabili a tutti
i siti Web
3. alcuni sono testabili automaticamente,
altri necessitano del controllo eseguito dall’utente. I success criteria da
testare mediante utenti forniscono risultati
coerenti fra i tester.
·
Success
criteria di livello 2:
1. possono richiedere all’autore di
presentare i contenuti in modo particolare
2. sono ragionevolmente applicabili a tutti
i siti Web
3. alcuni sono testabili automaticamente,
altri necessitano del controllo eseguito dall’utente. I success criteria da
testare mediante utenti forniscono risultati coerenti fra i tester.
·
Success
criteria di livello 3:
1.
sono criteri supplementari ai Livelli 1 e 2
che possono essere applicati al fine di rendere i siti accessibili a un
maggior numero di utenti disabili o con
particolar tipi di disabilità.
Nota dell’Editore: Per facilitare la
discussione relativa ai livelli assegnati a ciascun criterio, al termine di
ciascuno di essi è stata posta una notazione racchiusa in parentesi quadre. “[V]”
(visibile) indica che un criterio non specifica come è presentata
l’informazione e “[I]” (invisibile) indica che conformarsi al
criterio può richiedere all’autore di presentare il contenuto in modo
specifico.
Nota:
Alcune linee guida non contengono success
criteria di livello 1.
1. Al
fine di render valida una dichiarazione di conformità per una risorsa Web,
questa deve soddisfare tutti i success criteria di livello 1 di tutte
le linee guida.
2. La
conformità di tipo “WCAG 2.0 Level A” può essere dichiarata se sono verificati tutti
i success criteria di livello 1 relativi a tutte le linee guida.
3. La
conformità di tipo “WCAG 2.0 Level A+” può essere dichiarata se sono verificati
tutti i success criteria di livello 1 e alcuni success criteria
di livello 2.
4. La
conformità di tipo “WCAG 2.0 Level AA” può essere dichiarata se sono verificati
tutti i success criteria di livello 1 e 2 relativi a tutte le linee
guida.
5. La
conformità di tipo “WCAG 2.0 Level AAA” può essere dichiarata se sono
verificati tutti i success criteria di livello 1, 2 e 3 relativi a tutte
le linee guida.
Nota dell’Editore: Il feedback ricevuto dalle WCAG 1.0 segnala che gli
sviluppatori Web spesso non tentano di conformarsi ad alcuni dei Checkpoint di
Priorità 2 perché non esiste la possibilità di indicare nella dichiarazione di
conformità che essi hanno "fatto più del Livello A ma non abbastanza per
dichiarare il livello AA". "A+" rappresenta una proposta per
permettere agli sviluppatori di affermare "Ho fatto più di A ma non tutto
di AA". Quindi, alcuni membri del WCAG WG hanno lanciato l’idea di
dichiarazioni di conformità tipo A+ o AA+.
Tutte le dichiarazioni di conformità devono includere come minimo:
1. La
versione delle linee guida in base alla quale è sta dichiarata la conformità e
l’URI corrente in cui ritrovare il documento.
2. L’ambito della
dichiarazione di conformità che specifica quali sezioni del sito o di
un’applicazione sono incluse nella dichiarazione.
Nota dell’Editore: Sarebbero consentite esclusioni
per certi tipi di contenuto, come materiali di terze parti o protetti dal copyright in fase di ristampa? Come definire
l’estensione di queste esclusioni? E’ un processo da utente a utente che
questi dovrebbe essere in grado di completare? E’ un
percorso attraverso il contenuto accessibile?
3. Il set di criteri rispettati
4. La data della dichiarazione di conformità.
I siti
attualmente conformi alle WCAG 1.0, che desiderano passare alle WCAG 2.0,
vorranno capitalizzare gli sforzi fatti in passato per raggiungere
l’accessibilità. Ciò potrebbe realizzarsi mediante una dichiarazione di
conformità con riserva. Una dichiarazione di conformità ad hoc potrebbe essere
del tipo: “I
materiali creati o modificati prima del 24 aprile 2003 sono conformi alle WCAG
1.0. Quelli creati o modificati in data o dopo
il 24 aprile 2003 sono conformi alle WCAG 2.0 ”.
Nota dell’Editore: A seconda dei success criteria, potrebbe risultare più
semplice o più complicato conformarsi alla WCAG 2.0 Working Draft che alla WCAG
1.0 Recommendation. Il WCAG WG prenderà in considerazione le differenze fra la
conformità secondo le WCAG 1.0 e quella secondo le WCAG 2.0 e fornirà comunicazione agli
sviluppatori che attualmente si conformano alle WCAG 1.0. Tale
comunicazione, che non è stata ancora organizzata,
potrebbe assumere la forma di un profilo di conformità tra WCAG 1.0 e
WCAG 2.0 e
informare su come passare dalle WCAG 1.0 alle WCAG 2.0.
L’obiettivo
principale è creare materiale Web che sia percepibile, fruibile e comprensibile
da una molteplicità di utenti e
compatibile con un’ampia gamma di tecnologie assistive, attuali e future. I
principi fondamentali sono:
1. Rendere i
contenuti percepibili.
2. Rendere fruibili gli elementi dell’interfaccia
nel contenuto.
3. Rendere
comprensibili contenuti e comandi.
4. Progettare
contenuti sufficientemente robusti al fine di garantirne la compatibilità con
le tecnologie presenti e future.
Rendere accessibile i contenuti Web
va a vantaggio di moltissimi utenti, non solo di quelli con disabilità. Nel
mondo fisico, le rampe sono usate dalle biciclette, dalle persone con
passeggini e da quelle in carrozzella. Parimenti,
dei contenuti Web accessibili beneficerà una grande varietà di utenti, con o senza disabilità. Ad esempio,
chi si trova temporaneamente ad operare in condizioni poco consone (es.
ambienti rumorosi che impediscono di ascoltare bene o sguardo rivolto alla
strada mentre si è alla guida della propria auto), può trarre benefici da un
sito accessibile. Allo stesso modo, un motore di ricerca può trovare una citazione famosa
in un film se esso è sottotitolato.
Nota:
I
principi di progettazione si applicano solo ai
contenuti Web rivolti ad un lettore umano. Un database o un insieme di
metadata destinati all’uso di altre macchine, e che non richiedono interfaccia,
non rientrano nel campo d’azione di queste linee guida.
Di seguito sono rappresentati
alcuni scenari senza alcuna pretesa di esaustività nei riguardi dei vari tipi
di disabilità e bisogni:
·
Chi non può
sentire desidera una rappresentazione visiva delle informazioni veicolate col
sonoro.
·
Chi non può
vedere desidera ascoltare o sentire (mediante braille o grafici tattili)
l’equivalente dell’informazione visiva.
·
Chi ha
difficoltà nei movimenti desidera utilizzare piccolissimi spostamenti ed avere
più tempo a disposizione per operare con le interfacce Web.
·
Chi non
legge bene può desiderare che le informazioni siano lette ad alta voce.
Se i contenuti Web si avvalgono
dei principi di progettazione descritti in questo documento, gli utenti
dovrebbero essere in grado di accedere
ai materiali usando strategie adattive e tecnologie assistive. Esistono molti
strumenti utilizzati da utenti disabili per navigare all’interno del Web. Per
scenari più approfonditi inerenti le disabilità rapportate a contenuti Web
accessibili o meno, far riferimento al documento "How People with Disabilities Use the Web".
Le presenti linee guida
forniscono i requisiti base per progettare contenuti Web accessibili. Scopo di
questo documento non è fornire il background necessario per far apprendere come
progettare un Web accessibile in maniera effettiva od esauriente. A questo proposito, si può far
riferimento al documento Education and Outreach Working Group del Web
Accessibility Initiative.
o
Il testo
equivalente adempie allo stesso scopo che l’autore si è prefisso con l’utilizzo
del contenuto non testuale (cioè, esso veicola tutte le informazioni e svolge
la stessa funzione del contenuto non testuale).
Eccezione:
Non è necessario fornire testo equivalente se il fine è far sì che gli
utenti organizzino equivalenti testuali (ad esempio, un testo da compitare).
1. Nessun success criteria di livello 2 per
questa linea guida.
·
Utenti non
vedenti, ipovedenti, disabili cognitivi o che hanno
difficoltà per un qualsiasi motivo a leggere un testo possono usufruire del
contenuto letto a voce alta dalle tecnologie assistive.
·
Utenti non
udenti, con menomazioni dell’udito o che hanno difficoltà per un qualsiasi
motivo a comprendere informazioni audio possono leggere il contenuto in forma
testuale o averlo tradotto e rappresentato nel linguaggio dei segni dalle
tecnologie assistive.
·
Utenti non
vedenti-non udenti possono leggere il testo in braille.
·
Esempio 1: un’immagine usata come un pulsante. (breve equivalente
testuale per la funzione)
Un’icona a forma di freccia rivolta verso destra è usata in
una presentazione per collegare una slide alla successiva. L’equivalente
testuale all’icona è “Slide successiva”
e uno screen reader, leggendolo, lo identifica automaticamente come link,
aggiungendo la parola link o modificando la voce del sintetizzatore.
·
Esempio
2: un diagramma di dati. (etichetta breve + descrizione lunga)
Un diagramma a barre confronta quanti articoli sono stati venduti
in Giugno, Luglio ed Agosto. L’etichetta breve dice “ Figura 1 – Vendite in
Giugno, Luglio ed Agosto”. La descrizione lunga identifica il tipo di diagramma
o grafico, fornisce un sommario dei dati confrontabile con quello che risulta
dal diagramma o grafico, e organizza i dati in una tabella o in un altro
formato accessibile.
·
Esempio 3: un’animazione. (etichetta breve + descrizione lunga)
Un’animazione mostra come allacciare un nodo. L’etichetta
breve dice, “Un’animazione mostra come intrecciare un nodo”. La spiegazione più
lunga descrive i movimenti delle mani necessari.
·
Esempio 4: un file audio di un discorso. (etichetta breve +
trascrizione)
In una pagina Web è inserito un file audio. L’etichetta
breve dice, “Discorso di Chairman all’assemblea”. Dopo l’audio clip viene fornito immediatamente un link alla
trascrizione testuale.
·
Esempio 5: un file audio di una sinfonia. (etichetta breve)
In una pagina Web è inserito un file audio. L’etichetta
breve dice, “Quinta sinfonia di Beethoven eseguita dall’ Orchestra filarmonica
di Vienna”.
Nota dell’Editore: Per rispettare la data di scadenza della nostra
pubblicazione, la risoluzione dei problemi inerenti questa linea guida è
rimandata alla prossima Working Draft. La questione fondamentale è "Come
applicare questi success criteria ad una
qualunque Webcam, notiziario e home
broadcast?" Le possibilità che stiamo
considerando includono di spostare i success criteria esistenti dal Livello 1
al Livello 2 o di permettere dichiarazioni di conformità che escludono sezioni
del sito come "Tutte le pagine e le applicazioni presenti in questo sito
sono conformi al livello 1 delle linee guida delle WCAG 2.0 eccetto la Webcam all’indirizzo
http://example.org/webcam/."
Eccezione:
Non è necessario sincronizzare con la presentazione multimediale
trascrizioni testuali o altri equivalenti
non sonori se si verificano tutte insieme le quattro condizioni
sottostanti:
a. il contenuto è erogato in tempo reale,
b. il contenuto è solo audio,
c. il contenuto non dipende dal tempo,
d. il contenuto non è interattivo.
Nota:
Questa eccezione si applica ad entrambi i success criteria 2 e 3
succitati.
Eccezione:
I sottotitoli non sono da fornire nel caso di un programma musicale
essenzialmente non vocale.
o
un contenuto
alternativo conforme alla linea guida 1.1 (ad esempio,
un testo scorrevole che relazioni sulle condizioni del tempo)
o
un link ad un contenuto
alternativo conforme alla linea guida 1.1 (ad
esempio, un link ad un sito meteorologico conforme alla linea guida 1.1)
Eccezione:
Se il contenuto
diffuso da altro medium o risorsa soddisfa i requisiti di accessibilità per
quel medium, la trasmissione rispetta questo checkpoint, se si conforma ad
altre sezioni applicabili delle WCAG 2.0.
Nota
dell’Editore: Si
discute su cosa è possibile e cosa dovrebbe essere necessario per le descrizioni
audio in tempo reale, poiché non c’è modo di sapere se ci saranno intervalli di
tempo tali da permettere di leggere le descrizioni e quali altri problemi
potrebbero verificarsi in concomitanza con gli eventi descritti in tempo reale.
1. Nessun success criteria di livello 3 per
questa linea guida.
·
Utenti non
udenti o con menomazioni dell’udito possono accedere alle
informazioni audio mediante i sottotitoli.
·
Utenti non
vedenti o ipovedenti o con disabilità cognitive, che hanno
difficoltà ad interpretare informazioni visive, traggono vantaggio dalle
corrispondenti descrizioni audio.
Anche persone non disabili beneficiano dei media equivalenti :
·
Utenti in
ambienti rumorosi o senza sonoro spesso
fanno affidamento sui sottotitoli.
·
I
sottotitoli aiutano molti utenti a sviluppare il linguaggio e l’abilità di
lettura.
·
Le
descrizioni audio forniscono l’informazione visiva a chi distoglie
temporaneamente lo sguardo dallo schermo, ad esempio quando si stanno eseguendo
le istruzioni di un video e l’attenzione è rivolta si alle mani.
·
Sottotitoli
e descrizioni testuali rendono possibile l’indicizzazione e la ricerca dei file
mediali.
Nota:
Presentazioni dipendenti dal tempo che richiedono all’utente di usare un solo senso per
seguire due o più eventi contemporaneamente possono costituire per alcune
categorie di persone barriere significative. A seconda della natura
della presentazione, può essere
possibile evitare scenari dove, ad esempio, ad
un utente non udente è richiesto di osservare un’azione sullo schermo e leggere
allo stesso tempo i sottotitoli. Comunque, ciò potrebbe non esser possibile per
trasmissioni dal vivo (ad esempio, una partita di football). Dove possibile
(specialmente per materiali educativi e di addestramento), occorre fornire
i contenuti in modo da non richiedere di attivare lo stesso senso per seguire
più eventi simultaneamente o dare all’utente la possibilità di congelare lo
schermo cosicché i sottotitoli possano
essere letti senza perdere la schermata.
·
Esempio
1: un movie clip con descrizione audio e sottotitoli.
Un movie clip è pubblicato su un sito Web. Nel
clip un bambino sparge delle briciole per attrarre un cucciolo nella sua
stanza. Poiché il sonoro include
esclusivamente il borbottio del bambino, la descrizione audio che si sente
quando il bambino smette di borbottare dice “Charlie mette una briciola su ogni gradino che conduce alla sua stanza”.
Il sottotitolo che appare mentre lui borbotta riporta “borbottio
impercettibile”.
·
Esempio
2: un video clip di una notizia di attualità.
Un video clip è collegato alla notizia di un allagamento in
una grande città. Il giornalista descrive la scena. Non è necessaria alcuna
descrizione audio. I sottotitoli spiegano quello che il giornalista sta
dicendo.
·
Esempio
3: un’animazione silenziosa.
Un’animazione mostra un mimo con la faccia bianca e il
costume nero che sale su una scala invisibile. Non c’è traccia audio per questa
animazione. Non sono richiesti sottotitoli o descrizioni audio. Viene invece
fornita un’etichetta di testo e una descrizione, come richiesto dalla linea guida 1.1.
a. Gli elementi gerarchici e le correlazioni, come ad
esempio:
·
paragrafi
·
elenchi
·
intestazioni
·
associazioni
tra celle di tabelle e relative
intestazioni
b. Le relazioni non gerarchiche fra elementi, come:
·
riferimenti
incrociati e altre associazioni
·
associazioni fra
etichette e comandi,
c. L’enfasi o altra formattazione di parole specifiche,
frasi, e citazioni.
Nota dell’Editore: A questo elenco potrebbero essere aggiunte altre
strutture nelle future draft.
1. Nessun success criteria di livello 3 per
questa linea guida.
·
Separare
contenuto e struttura dalla presentazione permette di veicolare i contenuti Web
essere in maniera differenziata per venire incontro alle esigenze e alle
difficoltà degli utenti, senza perdita d’informazione o di struttura. Ad
esempio, un contenuto concepito originariamente per essere rappresentato
visivamente, può esser reso col sonoro o in testo braille.
·
Può essere
facilitata l’enfasi automatica della struttura o una navigazione più
efficiente.
·
Di tutto
ciò possono beneficiare utenti con disabilità cognitive,
fisiche, uditive e visive.
Nota dell’Editore: Questi esempi sono stati
migliorati rispetto alle draft precedenti, ma sono specifici per l’HTML.
Saranno generalizzati nelle future draft.
·
Esempio
1: Un form che specifica in forma testuale quali campi non sono
stati compilati.
Quando un utente compila un form senza riempire tutti i
campi richiesti, appare un messaggio che lo informa dei campi ancora vuoti.
Questi sono anche evidenziati con colore diverso per attrarre su di essi
l’attenzione dei disabili cognitivi. Poiché il messaggio è anche disponibile in
forma testuale, gli utenti che non possono distinguere i colori saranno in
grado di individuare i campi da correggere.
·
Esempio 2: Un orario di autobus dove le intestazioni sono state
associate alle celle.
L’orario di un autobus è organizzato in una tabella dove
verticalmente sono indicate le fermate e orizzontalmente le diverse corse. Ogni
cella contiene l’ora relativa alla fermata del bus. Nel markup ogni cella è
stata associata sia alla corrispondente fermata dell’autobus, che alla relativa
corsa.
·
Esempio 3: Un form dove ad ogni casella di controllo è stata
associata la relativa etichetta.
In un form dove gli utenti possono selezionare differenti
opzioni usando caselle di controllo, ad
ognuna è stata associata la relativa etichetta. Ciò avvantaggia
varie categorie di utenti. Permette ai non vedenti di determinare qual è la
funzione della casella. I disabili motori possono controllare la casella più
agevolmente in quanto possono selezionare un qualunque punto dell’etichetta invece
di cliccare esattamente nella casella di controllo.
Note:
Questo criterio dovrebbe essere soddisfatto dal testo
conforme alla linea guida 1.1.
Nota dell’ Editore: Il Working Group sta cercando di sviluppare un algoritmo che misuri il contrasto in modo
sufficientemente accurato e testabile, al fine di poterlo includere nelle linee
guida. Attualmente è preso in considerazione, per l’inclusione nelle tecniche,
un algoritmo presente nel documento Techniques For Accessibility Evaluation
And Repair Tools,
ma il gruppo non ha ancora trovato qualcosa di più specifico per l’inserimento
nelle linee guida.
·
Utenti ipovedenti
possono facilmente leggere i caratteri di un testo perfino se non hanno un
ampio campo visivo o la piena percezione del colore, cose che consentono agli
utenti normodotati di distinguere il testo dalle immagini di background.
·
Esempio 1: una pagina con immagine di background.
Un’immagine di background e un testo sono implementati in modo tale che essa
non si trovi dietro il testo o che sia appena percettibile in modo che il
contrasto tra la parte più scura dell’immagine e il testo (che è scuro)
incontri i requisiti standard per il contrasto tra foreground e background. Inoltre l’immagine dietro il testo non contiene
linee che hanno lo stesso spessore dei
caratteri, in modo da non interferire con il loro riconoscimento.
1. Nessun
success criteria di livello 1 per questa linea guida.
1. Nessun success criteria di livello 2 per questa linea
guida.
Nota:
Una differenza di 20 decibel nel livello di un suono lo
rende circa 4 volte più basso (o più alto). Il background sonoro che ha questi
requisiti risulterà approssimativamente quattro volte (4x) più basso del contenuto
audio di foreground.
·
Utenti con menomazioni
uditive, che limitano la loro capacità di percepire le frequenze sonore,
possono estrapolare le parole dai suoni perché non mixate col sottofondo musicale.
·
Esempio 1: parlato su background sonoro.
Il parlato è spesso naturalmente mixato con suoni di
background (movie, notizie dal vivo ecc.) e non può essere facilmente rimosso o
separato, perciò (secondo le indicazioni della linea
guida 1.2) sono forniti sottotitoli al fine di rendere il dialogo
comprensibile. Non tutte le persone, però, sono in grado di leggerli o vederli.
Se il parlato è mixato o registrato con suoni di background, ma ha un’intensità
superiore ad essi di almeno 20 decibel, per molti utenti non sono più necessari
i sottotitoli per comprendere il dialogo.
Nota:
Sono incluse caratteristiche di accessibilità fornite dagli autori.
Nota:
Possono essere fornite interfacce aggiuntive alla tastiera, come ad
esempio il mouse.
Nota:
Far riferimento alla linea guida 4.2 per
informazioni inerenti il supporto degli user agent.
1. Tutte le funzionalità
del contenuto sono fruibili tramite tastiera o interfaccia di tastiera.
·
I non
vedenti (che non possono usare dispositivi
di puntamento) possono accedere alle funzionalità del contenuto Web o del sito.
·
Coloro che hanno serie disabilità fisiche possono utilizzare input vocali
(che simulano i tasti) sia per immettere i dati che per operare con gli
elementi dell’interfaccia della pagina.
·
Esempio
1: operare con più dispositivi di input
Il contenuto fa affidamento soltanto su focus-in, focus-out e eventi di attivazione;
questi sono definiti nelle API dell’ambiente per il quale il contenuto è stato
realizzato e sono fruibili mediante più dispositivi di input, inclusi
dispositivi di puntamento, tastiere e sistemi di input vocale.
·
Esempio 2:
esempi di contenuto Web fruibile o meno da tastiera o
interfaccia di tastiera
o
Se è scritto per essere fruibile da tastiera, allora è conforme (in quanto è
fruibile da tastiera).
o
Se è scritto per essere per essere
utilizzato da un dispositivo che solitamente non è provvisto di tastiera, come
un telefono cellulare, ma può essere controllato mediante una tastiera
aggiuntiva, allora è conforme. (Un utente che necessita di tastiera – o di
tastiera alternativa – può utilizzarla per controllare l’applicazione).
o
Se è scritto per essere fruibile
da un dispositivo che non ha tastiera, ma potrebbe anche essere utilizzabile
mediante tastiera da dispositivi simili che ne sono provvisti, allora è
conforme. (Un utente che necessita di tastiera non comprerebbe un dispositivo
che ne è privo, che potrebbe essere considerato non accessibile. Ma il
contenuto può essere controllato da un dispositivo con tastiera e quindi è
conforme a questa linea guida).
o
Se è scritto per
essere fruibile da dispositivi sprovvisti di tastiera ma non può essere
utilizzato da quelli con tastiera, allora non è conforme (non si può accedere
al contenuto tramite tastiera).
o
L’utente può disattivare il tempo o
o
L’utente può regolare il tempo entro un ampio
intervallo, almeno 10 volte più lungo rispetto alle impostazioni di default o
o
L’utente è avvertito che il tempo a
disposizione sta per terminare, può prolungarlo con una semplice azione (ad
esempio premendo un qualunque tasto) e gli vengono forniti almeno 10 secondi
per rispondere o
o
Il tempo è una componente importante di
un evento real-time (ad esempio una vendita all’incanto) e non ci sono
alternative possibili al limite temporale o
o
Il tempo è parte di un’attività in cui la temporizzazione è
essenziale (ad esempio gare o test da risolvere entro un certo
limite di tempo) e quindi non può essere ulteriormente prolungato per non
invalidare l’attività.
Nota
dell’ Editore: Con questa
affermazione, non sarebbero permessi eventi in tempo reale. Vogliamo
accettarli?
·
Utenti dislessici,
con disabilità cognitive e di apprendimento hanno
spesso bisogno di più tempo per leggere e comprendere un testo scritto.
·
Utenti con disabilità
fisiche possono esaminare e
leggere i materiali frequentemente aggiornati prima che avvenga il refresh o nel caso in cui i contenuti siano letti con una
tecnologia assistiva o un browser vocale guasti.
·
Esempi di
contenuti che devono soddisfare i success criteria di questo checkpoint:
o
refresh automatico,
o
reindirizzamento,
o
testo che lampeggia o in scorrimento,
o dialogo che scompare dopo un breve periodo,
o
chiusura o disattivazione di risorse se
l’attività non è espletata entro un certo tempo.
·
Esempio
1: testo che lampeggia
Lo scripting dal lato client è utilizzato per creare testo che
lampeggia. Il contenuto fornisce all’utente un’opzione che gli consente di
disattivare l’intermittenza.
·
Esempio
2: un sito di news che si aggiorna regolarmente.
La prima pagina di un sito di news viene aggiornata ogni mezz’ora.
Contiene testi molto stringati e consiste principalmente di link al contenuto. Un
utente che non desidera l’aggiornamento della pagina seleziona una casella di
controllo, che si trova nella sezione del sito relativa alle “user preferences”
e che costituisce uno dei primi link di ogni pagina.
General Flash Threshold
·
Non sono permesse sequenze
intermittenti o rapidi cambiamenti di immagini quando si verificano entrambe le
seguenti situazioni:
1. L’area sede delle intermittenze che avvengono
simultaneamente (ma non necessariamente contiguamente) occupa più di un quarto di
un qualsiasi rettangolo di dimensioni 355x268 pixel entro l’area schermo,
laddove il contenuto sia visualizzato con risoluzione 1024x768 e
2. Avvengono più di tre intermittenze al secondo.
Nota:
Nel General Flash Threshold, un’intermittenza è definita come
coppia di opposti cambiamenti nella luminanza (ad esempio, un aumento della
luminanza seguito da una sua diminuzione o una diminuzione seguito da un
aumento) di 20 cdŸm-2 o più, e se la luminanza dello schermo relativa alle
immagini più scure è inferiore a 160 cdŸm-2.
Red Flash Threshold
·
Non è permesso il
passaggio a (o da) un rosso saturo ad un qualsiasi livello luminescente quando
si verificano entrambe le seguenti situazioni:
1.
L’area sede delle intermittenze
che avvengono simultaneamente occupa più di un quarto di un qualsiasi
rettangolo di dimensioni 355x268 pixel
entro l’area schermo, laddove il contenuto è visualizzato con
risoluzione 1024x768 e
2.
avvengono più di tre
intermittenze al secondo.
Nota:
Nel Red Flash Threshold, un flash è definito come
qualunque coppia di transizioni opposte a (o da) un rosso saturo ad un
qualsiasi livello luminescente. (Vedi note 1 e 2 sottostanti)
Spatial Pattern Thresholds
·
Bande chiaramente
distinguibili consistenti in più di 5 coppie chiaro-scure, comunque orientate,
non sono da usare anche se le bande sono stazionarie, quando la distribuzione
occupa più del 40% di una qualsiasi area rettangolare dello schermo di
dimensioni 355x268 pixel e il contenuto è visualizzato con risoluzione 1024x768
pixel.
·
Bande chiaramente
distinguibili consistenti in più di 5 coppie chiaro-scure, comunque orientate,
che cambiano direzione, oscillano, producono intermittenza, o invertono il contrasto
non sono da usare quando la distribuzione occupa più del 25% di una qualsiasi area rettangolare dello schermo di
dimensioni 355x268 pixel e il contenuto è visualizzato con risoluzione 1024x768
pixel.
1.
Bande chiaramente
distinguibili sono strisce di colore dove la luminanza dello
schermo delle zone più scure della distribuzione è al di sotto di 160 cdŸm-2 e differisce dalle zone più chiare di
20 cd·m-2 o più (fai riferimento alle note 1 e 2 sottostanti).
1.
La luminanza di un
video non è una misura diretta della luminosità dello schermo. Non tutti i
dispositivi schermo presentano le stesse caratteristiche di gamma, ma si può
scegliere un display con una gamma di 2.2 allo scopo di determinare misure
elettriche per controllare la conformità alle linee guida.
2.
Allo scopo di
determinare misure elettriche per controllare la conformità alle linee guida,
si assume che le immagini siano visualizzate in accordo con 'home viewing
environment' descritto nella Recommendation ITU-R BT.500 in
cui il massimo di bianco corrisponde ad un’illuminazione dello schermo di 200
cdŸm-2.
3.
I livelli minimi si
basano sul documento ITC Guidance Note for Licensees on Flashing
Images and Regular Patterns in Television (Riveduto e ripubblicato nel luglio
2001) come modificato dal Wisconsin Computer Equivalence
Algorithm.
Nota dell’Editore: Nel secondo trimestre del 2004, verrà reso disponibile
dall’University of Wisconsin's Trace Center un free tool in grado di analizzare
il contenuto Web.
·
Persone con epilessia
fotosensibile che possono evitare attacchi dovuti alle intermittenze o alle
distribuzioni spaziali.
Nota
dell’Editore: Cos’è una
pagina percepite? E se si tratta di un’ applicazione VoiceXML? Come utilizzarla
nelle applicazioni Web? Perché 50 e 50.000?
a. struttura gerarchica
b. tabella dei contenuti (per le pagine) o mappa del
sito (per i siti)
c. ordine
alternativo di visualizzazione (per le pagine) o meccanismi di navigazione di un sito alternativi (per i
siti)
Nota
dell’Editore: "L’ordine logico di tabulazione " può non essere testabile.
a. Frammentare
il testo in paragrafi logici,
b. Suddividere
i documenti, in particolare di quelli molto lunghi, in sezioni gerarchiche e
sottosezioni con titoli chiari e significativi,
c. Assegnare un titolo esplicativo ad ogni pagina o
risorsa a cui si può accedere in modo indipendente (ad esempio, da una pagina
dinamica elaborata da un motore di ricerca)
Nota dell’Editore: Se il requisito per titoli esplicativi è testabile (Linea Guida 3.1) e rimane un success criteria di Livello 2, allora si
consideri declinato questo criterio.
d. Assegnare
un unico titolo ad ogni pagina o risorsa a cui si può accedere in modo
indipendente (ad esempio, da una pagina dinamica elaborata da un motore di
ricerca),
e. Evidenziare le relazioni non gerarchiche, come i
riferimenti incrociati, in modo che le relazioni siano rappresentate in maniera
non ambigua nel markup o nel data model.
Nota dell’Editore: Ne esistono altre?
a. monitor bianco e nero,
b. schermi a bassa
risoluzione (160x160 pixel),
c.
dispositivi "mono" audio playback.
[V]
·
Se nel markup o nel
data model è fornita la struttura
logica,
o
Utenti con disabilità
fisiche possono usare la struttura
per muoversi più agevolmente fra paragrafi, capitoli, sezioni ecc.
o
Utenti con disabilità
cognitive possono usare la
struttura (titoli dei capitoli, intestazioni, ecc.) per contestualizzare
meglio il testo di loro interesse. Fra l’altro gli elementi strutturali
richiamano l’attenzione sui cambiamenti di contesto ed orientano l’utente verso
il nuovo focus.
o
Utenti non vedenti
o ipovedenti possono passare da intestazione ad intestazione per avere
una panoramica degli argomenti o per "saltare" più rapidamente alla
sezione d’interesse.
o
Lettori ipovedenti possono
talvolta (a seconda della tecnologia video) modificare la visualizzazione dei
titoli dei capitoli e delle intestazioni per renderli più visibili e più facili
da usare quando navigano nel documento.
o
Il contenuto può essere
visualizzato tramite molteplici dispositivi il cui software non solo è in grado
di scegliere quali elementi visualizzare, ma di farlo anche nel modo più
efficace.
·
Fornire differenti
meccanismi di navigazione può aiutare utenti con diverse
abilità, background culturale, orientamento visuale verso il testo, e tipo di
informazioni che essi stanno ricercando in quel momento.
·
Per utenti con disabilità
cognitive può risultare più
facile cercare quello che desiderano piuttosto che dedurne la
posizione da scelte categoriche.
·
Utenti ipovedenti o
non vedenti possono reputare più efficaci tecniche di ricerca che
prelevano i dati inerenti l’argomento d’interesse, rispetto a tecniche che
richiedono loro di esaminare liste o elenchi di contenuti.
·
Una presentazione che
enfatizza la struttura:
o
Mette in grado gli utenti con disabilità
cognitive e visive di orientarsi all’interno dei contenuti,
o
Mette in grado tutti gli utenti di
spostarsi più velocemente fra i contenuti e di
rilevarne le ripartizioni più importanti,
o
Mette in grado tutti gli utenti, ma
particolarmente gli utenti con disabilità cognitive e visive a focalizzare contenuti chiave,
o
Mette in grado tutti gli utenti, ma
particolarmente gli utenti con disabilità cognitive e visive di distinguere i vari tipi di contenuto.
·
Esempio 1:
documentazione per un prodotto
E’ consuetudine identificare i capitoli ed etichettare la struttura di
un libro. Nei capitoli, i titoli (etichette) identificano i cambiamenti di
contesto e i concetti chiave contenuti nel testo. Le sottili differenze fra
l’aspetto del titolo di un capitolo e delle intestazioni dei paragrafi aiutano
l’utente a comprendere la gerarchia e le relazioni fra titoli ed intestazioni.
Nel caso di informazioni visive, la differenza potrebbe consistere nella
dimensione del carattere e nei margini di indentazione; nel caso di
informazioni uditive in una voce diversa o in un suono da anteporre.
·
Esempio 2: un’immagine scalabile di una bicicletta
Linee e un circonferenza (raggi e cerchio) sono raggruppati in una
“ruota”. Linee in un triangolo che si fissa ad ogni ruota sono raggruppati in
un “telaio”.
·
Esempio 3: interfaccia utente
I controlli dell’interfaccia utente sono suddivisi in gruppi
organizzati.
·
Esempio 4: una tabella di dati
I gruppi di righe o colonne sono etichettati con le intestazioni.
·
Esempio 5: una presentazione audio
La versione audio di un documento, generata secondo un foglio di stile,
utilizza una voce diversa, più formale, per leggere i titoli e le intestazioni
in modo che l’ascoltatore possa identificare facilmente le parole componenti i
titoli e distinguerle dal restante testo.
1. E’ rilevato un errore dell’utente. L’errore è
identificato e segnalato sotto forma di
testo.
2. E’ rilevato un errore dell’utente e sono noti i
suggerimenti per la correzione da poter fornire senza compromettere la
sicurezza o gli obiettivi (ad esempio, validità di un test). Tali suggerimenti
sono resi disponibili (in forma accessibile come richiesto dai success criteria - Livello 1).
3. Se
sono importanti le conseguenze ma non il
tempo di risposta, si verifica una delle seguenti possibilità:
a. Le azioni sono reversibili
b. Se le azioni sono non reversibili, viene eseguito il
controllo degli errori prima di procedere al passo successivo.
c. Se le azioni sono non reversibili e non
controllabili, l’utente è messo in grado di riesaminare e confermare o
correggere l’informazione prima che venga
trasmessa.
1. Se sono note le opzioni di input, sono meno di 75 e
possono essere fornite senza compromettere la sicurezza, la validità di un
test, ecc., l’utente può selezionarle da una lista di opzioni così come
accedere direttamente al testo
2. Esiste il controllo ortografico e vengono suggeriti i
termini corretti quando è richiesta l’immissione testo.
·
Identificare gli errori
di battitura aiuta gli utenti disgrafici e dislessici che spesso
incontrano difficoltà nell’inserire il testo nei form o dove è richiesto un
input testuale.
·
Permettere di
selezionare una voce da un elenco, piuttosto che immettere testo direttamente,
aiuta gli utenti con disabilità del linguaggio che potrebbero non essere
compresi correttamente da un’applicazione con input vocale.
·
Esempio 1: un motore
di ricerca
Un motore di ricerca è provvisto di una varietà di opzioni di ricerca
relative a differenti livelli di abilità e diverse preferenze. Include una
ricerca vocale e offre alternative di “best guess”, ricerche basate su
query-by-example e ricerche analoghe.
Nota:
Quanto detto sopra non si applica ai termini stranieri
presenti nel testo, diventati di uso comune.
Nota dell’Editore: Stiamo tuttora esaminando metodi
per rendere testabili alcuni o tutti i success criteria succitati. (che
potrebbero diventare success criteria di per sé).
o
In generale
§
Organizzare il
materiale in modo che sia semplice da leggere ed usare.
§
Usare un manuale di
stile, dizionario, e gli altri materiali di riferimento.
§
Testare i documenti con
potenziali utenti per verificare la comprensibilità del materiale, includendo nel test group soggetti con disabilità
cognitive, di apprendimento e di lettura.
§
Sviluppare un solo
argomento o sotto argomento per paragrafo.
o
Lessico
§
Usare un lessico che
sia familiare ai potenziali lettori.
§
Se la risorsa è diretta
a chi lavora in un particolare campo tecnico, usare un linguaggio controllato.
Per esempio, una risorsa progettata per ingegneri aeronautici potrebbe servirsi
di un linguaggio controllato come
quello utilizzato dalla Boeing Aircraft Company.
§
Se una risorsa tecnica
è designata ad essere tradotta in altre lingue, usare un linguaggio controllato
§
Evitare gergo
professionale, dialetto, e altri termini con significato specialistico che può essere
sconosciuto a persone non del ramo, se il materiale è diretto ad una vasta
platea o è destinato alla traduzione in altre lingue. Può essere anche utile
rivedere il materiale per semplificarne il linguaggio, usando una checklist
come quella prodotta dagli Stati Uniti e da agenzie governative canadesi.
Nota dell’Editore: Bisogna aggiungere altri esempi relativi ad
altri paesi ed altre lingue.
§
Formulare frasi di
lunghezza e complessità conformi a quanto
raccomandato nelle best practices relative al pubblico a cui ci si
rivolge. Ciò è quanto avviene nei correnti libri di testo che trattano
argomenti della disciplina o del campo d’interesse dei lettori.
o
Frasi
§
Rendere la lunghezza
della frase coerente con le comuni pratiche del linguaggio del documento o dello specifico pubblico a cui il documento
è diretto. Possono essere utili i libri di testo che trattano della disciplina
o del campo d’interesse dei lettori, se disponibili.
o
Sintassi
§
Usare per le frasi la sintassi più semplice, adatta allo scopo
del contenuto.
§
Per esempio, la
sintassi più semplice per una frase inglese è soggetto-verbo-complemento: John
hit the ball o Il sito Web è conforme alle WCAG 2.0.
§
Usare elenchi numerati
o puntati al posto di paragrafi che contengono una lunga serie di parole o
frasi separate da punteggiatura.
o
Nomi, locuzioni
nominali, e pronomi
§
Usare nomi singoli o
brevi locuzioni nominali.
§
Rendere chiaro a chi o
cosa rimanda un certo pronome e collocarlo il più vicino possibile al termine a
cui fa riferimento nel documento.
Esempio di potenziale ambiguità:
La frase sottostante contiene vari
pronomi e non è chiaro a chi o a cosa essi si riferiscano:
Web developers
can't understand those guidelines because they don't speak their language.
§
Non è chiaro a quali
linee guida si fa riferimento con “those guidelines” (le linee guida che
stai leggendo ora, sono these guidelines )
§
Non è chiaro se il
pronome “they” è riferito ai Web developers o alle guidelines
(la sintassi inglese afferma che dovrebbe riferirsi alle guidelines ma
questa regola non sempre è rispettata nell’uso comune)
§
Non è chiaro se il
pronome “their” è riferito al linguaggio utilizzato dai Web developers
o al linguaggio in cui sono scritte le guidelines
Per evitare ambiguità, la frase può essere riscritta
nel seguente modo:
Web
developers can't understand these guidelines because the guidelines are not
written in the developers' language.
o
Verbi
o
Voci verbali
§
Usare la voce attiva
per documenti scritti in inglese e nelle altre lingue occidentali, a meno che
non ci sia una specifica ragione per usare la costruzione passiva. Infatti le
frasi attive sono spesso più corte e più facili da capire di quelle in forma
passiva.
§
Attivo: Many people believe
that readers understand sentences in the active voice more easily than
sentences in the passive voice.
§
Passivo: It is believed by many
that sentences in the active voice are more easily understood by readers than
sentences in the passive voice.
o
Tempi.
§
Usare i tempi verbali
in modo coerente.
Ad esempio, non cambiare a caso tra
presente e passato. Nella frase, John left the room. He takes the elevator down to the lobby, il passaggio dal tempo passato (nella
prima frase left the room) al tempo presente nella seconda frase (takes
the elevator) potrebbe creare ambiguità circa l’uso dell’ascensore da
parte di John: l’ha usato nel passato o lo sta usando adesso?
o Logica e relazioni.
§
Indicare le relazioni
logiche tra frasi, proposizioni, paragrafi o sezioni del testo.
§
In alcuni casi,
semplici parole come “e”, “comunque”, “inoltre”, “perciò”
possono essere sufficienti per chiarire la relazione logica tra una
proposizione e la successiva. In altri casi può essere utile ricorrere a frasi
più lunghe o proposizioni aggiuntive che siano maggiormente esplicative del
contenuto.
o
Istruzioni e
contenuti fruibili.
§
Spiegare in modo
esauriente istruzioni o azioni richieste.
§
Usare in maniera
coerente nomi ed etichette.
§
Esser chiari nei punti
in cui il documento:
§
spiega le scelte e le
opzioni,
§
etichetta le opzioni
per ottenere ulteriori informazioni,
§
istruisce gli utenti su
come modificare selezioni in funzioni critiche (ad esempio, come cancellare un
articolo da un carrello di acquisto).
§
Utilizzare una
struttura obiettivo-azione per il prompt di menu.
§
Utilizzare le impostazioni
di default (e renderne facile il ripristino)
§
Utilizzare two-step,
“seleziona e conferma” per ridurre selezioni accidentali per funzioni critiche.
§
Fornire assistenza di
calcolo (per esempio, usare uno script per calcolare il prezzo totale per un
acquisto on-line).
o Rappresentazioni alternative: sommari, parafrasi,
esempi, illustrazioni, e linguaggi simbolici.
§
Fornire sommari per
aiutare la comprensione.
§
Aggiungere contenuto
non-testuale al sito per pagine o sezioni chiave in modo da renderlo più
comprensibile agli utenti che non possono capire la sola versione
testuale.
Nota
dell’Editore: Le
WCAG 1.0 e la Section 508 permettono varianti di solo testo unicamente nei casi
in cui "l’originale" non possa esser reso accessibile in alcun modo,
e richiedono che la versione solo-testo sia aggiornata ogni volta che si
modifica l’originale. Tale richiesta non è presente nelle WCAG 2.0, ma
riteniamo necessario reinserirla.
§
Usare design, grafica, colori,
font, animazioni, video o audio per chiarire testi complessi.
§
Includere contenuto
non-testuale in aggiunta a quello testuale nelle pagine o nelle sezioni chiave
del sito.
·
Spesso in un documento sono
utilizzate frasi di lingua diversa dal
resto del documento. Se queste sono opportunamente identificate, un
sintetizzatore vocale può leggerle con accento e pronuncia appropriati; in caso
contrario esso legge la frase in modo incomprensibile poiché continua ad
utilizzare la lingua base del documento. Identificare i cambiamenti di lingua
permette inoltre di chiedere traduzioni automatiche del contenuto. Nell’editare
il testo, gli authoring tools possono scegliere fra
dizionari appropriati.
·
Fornire la spiegazione
delle abbreviazioni e degli acronimi non solo aiuta gli utenti che hanno poca
familiarità con essi, ma chiarisce quale sia il significato più appropriato da
usare. Ad esempio, l'acronimo "ADA" sta sia per “American with
Disabilities Act” che per “American Dental Association”.
·
Definire termini chiave
e linguaggio specifico aiuta le persone che non hanno familiarità con
quell’argomento.
·
La decodifica non
ambigua di caratteri e parole di un contenuto è inoltre utile per coloro che stanno
imparando a leggere o stanno studiando una seconda lingua.
·
Tutti gli utenti,
specialmente quelli con deficit cognitivo, di apprendimento o difficoltà
di lettura si avvantaggiano dell’utilizzo di un linguaggio chiaro e
semplice. Ciò non dovrebbe però scoraggiare dall’esprimere idee complesse o
concetti tecnici.
·
Usare un linguaggio
chiaro e semplice aiuta chi non padroneggia la lingua, inclusi coloro che
comunicano soprattutto col linguaggio dei segni.
·
Suoni, grafica, video e
animazioni possono aiutare a presentare meglio i concetti, specialmente a
persone con deficit cognitivo, di lettura, di apprendimento
e a chi ha poca familiarità con
la lingua del sito.
·
Riassumere le informazioni
difficili da comprendere aiuta le persone con difficoltà di lettura.
·
Fornire sommari degli
schemi visivi che mostrano relazioni e collegamenti fra informazioni complesse
aiuta le persone che non utilizzano schemi visivi o che hanno difficoltà ad
interpretarli. Ad esempio, i non vedenti non possono servirsi di alcuno schema
visivo, mentre i dislessici o gli ipovedenti potrebbero avere
difficoltà nell’interpretarli.
Nota:
I designer devono essere cauti nell’utilizzo delle illustrazioni. Leggere
una figura è probabilmente un modo di apprendere più facile per alcuni che per
altri. Alcuni utenti ignorano le figure, mentre altri leggono solo quelle. I
designer devono inoltre tener presente che le convenzioni visive non sono
universali e che ognuno sviluppa propri schemi mentali e aspettative
nell'interpretare le informazioni visive.
·
Esempio 1: un
acronimo nel titolo di una pagina.
Nel titolo seguente, “People of the W3C”,
"W3C" è identificato come un acronimo. Poichè il markup è stato fatto
in modo appropriato, gli user agent saranno in grado di leggere le lettere
dell’acronimo una alla volta piuttosto che tentare di pronunciarlo come se
fosse un’unica parola.
·
Esempio 2: una frase in lingua francese in un periodo in lingua
inglese.
Nel seguente periodo, “And with a certain je ne sais quoi,
she entered both the room, and his life, forever." la frase "je ne
sais quoi" è identificata come lingua francese. A
seconda del linguaggio di markup, l’inglese può
essere marcato come la lingua usata per l’intero documento, eccetto dove
specificato o marcato a livello di paragrafo.
·
Esempio 3: una descrizione di un processo.
Una pagina descrive come imparare a giocare a calcio.
Ciascun passo nell’apprendimento delle regole del gioco è illustrato con la
foto di un giocatore mentre esegue ciò che viene descritto nel testo.
·
Esempio 4: un concetto concreto.
Il concetto principale espresso in una pagina è un concetto
concreto. Si sta trattando del Monte Pinatubo. Viene
descritta l’eruzione del 1991, sono inserite le relative foto, e si discute
delle conseguenze. Si effettua un collegamento ad un sito che contiene un video
e ad un altro sito che presenta una simulazione in 3D di cosa accade sotto la
crosta terrestre e all’interno del vulcano durante l’eruzione.
·
Esempio 5: relazione di una bambina su una gita scolastica.
Una bambina è andata in visita scolastica presso una fabbrica che costruisce
biciclette. Scrive una relazione da inserire nel Web per la sua famiglia e per
gli amici. In essa, include il logo della compagnia e l’immagine di una
bicicletta sulla catena di montaggio. Effettua il collegamento al sito Web
della compagnia per ulteriori informazioni e inserisce le foto della fabbrica.
·
Esempio 6: dati sull’andamento
della borsa.
Un sito di news confronta l’andamento dell’economia nel
terzo trimestre di questo anno con il terzo trimestre degli ultimi tre anni. Si
confrontano i prezzi delle azioni più comuni. I dati vengono rappresentati in
un grafico a barre collegato ai dati grezzi utilizzati per la creazione del
diagramma.
·
Esempio 7: storia della musica.
Un nonno ha l’hobby di ascoltare e suonare musica, tanto che
ha creato un sito Web che contiene esempi di vari tipi di musica e di strumenti musicali. Quando
descrive specifici tipi di musica, effettua un collegamento ad un breve clip
sonoro.
Nota dell’Editore: Stiamo cercando un
termine per rimpiazzare la parola “pagina”
che sia valido per le tecnologie. Per applicazioni visive, si potrebbe
utilizzare "schermata", ma tale termine non sarebbe fruibile per
tecnologie sonore, come VoiceXML.
Nota
dell’Editore: Questo
criterio è specifico per l’HTML.
Nota dell’Editore: C’è preoccupazione per il fatto che questi success
criteria siano troppo specifici per l’HTML.
·
Fornire risposte
coerenti e prevedibili alle azioni dell’utente costituisce per questi un
importante feedback. Consente loro di capire che il sito funziona in maniera
appropriata e ne incoraggia le interazioni con i contenuti. Risposte
inaspettate potrebbero scoraggiare gli utenti nell’utilizzo del sito o far
ritenere che ci siano problemi di funzionamento. Alcuni potrebbero confondersi
tanto da non ritenersi in grado di navigare il sito.
·
Gli utenti che non sono
capaci d’individuare cambiamenti imprevisti nel contesto o che non possono
realizzare che il contesto è cambiato saranno probabilmente meno disorientati
nel corso della navigazione. Ci si riferisce alle seguenti situazioni:
o
Non vedenti o ipovedenti che possono avere difficoltà ad
individuare cambiamenti nel contesto visivo, come l’apertura automatica di una
finestra di pop up. In tal caso, avvertire l’utente che il contesto sta
cambiando, minimizza la confusione quando egli scopre che il pulsante per
tornare alla pagina precedente non funziona più
al solito modo.
o
Nelle presentazioni
solo audio, gli utenti sordi o con deficit dell’udito o quelli
che non sono in grado di individuare cambiamenti dello speaker: è opportuno,
quindi, evidenziarli mediante sottotitoli.
·
Gli ipovedenti,
i dislessici o coloro che hanno difficoltà ad interpretare schemi visivi
possono beneficiare di indicazioni supplementari per rilevare cambiamenti
imprevisti del contesto.
·
Esempio 1: un form per disattivare finestre di pop-up.
In una pagina di link viene fornita una casella di controllo
per permettere agli utenti di scegliere se far apparire le pagine attivate
nella stessa finestra o meno.
·
Esempio 2: un avvertimento fornito prima dell’apertura di una
finestra di pop-up.
Al termine di una notizia
di attualità, vengono forniti parecchi link per ottenere ulteriori
informazioni. All’inizio di ogni link viene posta un'icona a forma di freccia,
con testo equivalente "Il collegamento attiverà una nuova finestra ".
·
Esempio 3: frame che non
permettono di tracciare lo sviluppo della storia
perché il pulsante per tornare alla pagina precedente si comporta in maniera inaspettata.
·
Esempio 4: form.
Nota dell’Editore: E’ necessario completare questi
esempi o sostituirli con altri migliori.
a.
superato i test di
validazione per la versione in uso (se essa è conforme o meno ad uno schema,
Document Type Definition (DTD), o soddisfa altri test descritti nelle
specifiche),
b.
gli elementi strutturali
e gli attributi sono utilizzati come suggerito nelle specifiche.
1.
Nessun success criteria
di livello 2 per questa linea guida.
·
Questa linea guida
enfatizza inoltre che le future specifiche accrescono la probabilità di contenuto
accessibile. Mentre altre linee guida fanno riferimento a parti specifiche del
contenuto, la 4.1 fa un passo indietro per guardare al quadro generale. Esiste
anche per aiutare a coprire le tecnologie future o i problemi che non possiamo
prevedere nel momento in cui tale linea viene redatta. Così, i vantaggi delle
future specifiche consistono principalmente nel fatto che le tecnologie
assistive e gli user agent possono rappresentare il contenuto in modo conforme.
·
Conformarsi alle future
specifiche per markup e altri formati di file rende più semplice riformattare,
riproporre e riutilizzare il contenuto, cosa importante per gli utenti che
possono utilizzarlo a pieno solo se è presentato in un particolare formato.
·
Esempio 1: elementi
strutturali
In tutto un sito Web storico, gli elementi strutturali sono usati in
maniera appropriata per indicare la presenza di citazioni, definizioni e riferimenti
bibliografici. Poiché questi elementi sono stati utilizzati secondo le
specifiche, gli user agent possono essere configurati in maniera tale che gli
elementi siano differenziati dal resto del contesto, permettendo all’utente di
ottimizzare l’uso del sito per scopi di ricerca.
·
Esempio 2: elementi
di presentazione
Un autore Web desidera attirare l’attenzione su una serie di parole di
una pagina per ragioni puramente estetiche. Usa elementi progettati per
applicare caratteristiche di stile e di presentazione, piuttosto che elementi
progettati per trasmettere informazioni circa la struttura o l’organizzazione
della pagina e per esaltare la presentazione visiva ed evita elementi poco
comprensibili a utenti che non usano l’informazione visuale o che fanno
riferimento solo al testo.
·
Esempio 3: API
accessibili
Un’applet Java utilizza l’accessibilità API definita dal linguaggio. Far riferimento a IBM Guidelines for
Writing Accessible Applications Using 100% Pure Java.
Requisiti (a)
through (j)
a. Le applicazioni che
presentano testo sotto forma di immagine dovrebbero conformarsi ai VisualText checkpoints.
b. Le applicazioni che
presentano immagini dovrebbero conformarsi
agli Image checkpoints.
c. Le applicazioni che
presentano animazioni dovrebbero conformarsi agli Animation checkpoints.
d. Le applicazioni che utilizzano video dovrebbero conformarsi ai Video checkpoints.
e. Le applicazioni che
utilizzano audio dovrebbero conformarsi
agli Audio checkpoints.
f. Le applicazioni che
eseguono un proprio event handling dovrebbero
conformarsi agli Events checkpoints.
g. Le applicazioni che
implementano meccanismi di selezione dovrebbero conformarsi ai Selection checkpoints.
h. Le applicazioni dovrebbero
supportare l’accesso tramite tastiera per i checkpoint 1.1 e 6.7.
i. Le applicazioni che
implementano input vocali o di puntamento dovrebbero
conformarsi agli Input Modality checkpoints.
Nota:
Quando selezioni la tecnologia occorrente, considera che l’hardware e il
software assistivi si adattano con ritardo ai progressi tecnologici e che la
disponibilità di tecnologie assistive varia a seconda dei linguaggi naturali. Verifica che la tecnologia
assistiva compatibile con le tecnologie che hai scelto sia disponibile nel
linguaggio naturale del tuo contenuto.
·
Gli autori che
assicurano l’accessibilità delle interfacce utente in tutto il loro contenuto:
o
andranno incontro a minori difficoltà
implementando queste linee guida,
o
non avranno bisogno di creare soluzioni
personalizzate e procedere per approssimazioni successive per fronteggiare i problemi
di accessibilità,
o
non avranno bisogno di
fornire versioni alternative del contenuto presentato mediante una
tecnologia che non si adegua totalmente
a queste linee guida.
Vantaggi nel determinare e documentare i requisiti delle tecnologie:
o Gli utenti possono capire (attraverso la documentazione del sito o
automaticamente attraverso i metadata) se sono o non sono in grado di
utilizzare il sito. In combinazione con un motore di ricerca o un server proxy,
ciò potrebbe servire a filtrare ed escludere i siti a cui l’utente non può
accedere oppure servire a filtrare i migliori siti usabili.
o Documentare
i requisiti tecnologici costringerà gli autori a valutare le assunzioni degli user
agent e minimizzerà il numero di siti loro malgrado inaccessibili perché non
sono consapevoli dei problemi di compatibilità sottostanti.
Vantaggi nell’assicurare l’accessibilità dell’interfaccia utente e nel
fornire alternative accessibili:
o
Utenti che devono usare
browser e dispositivi alternativi saranno in grado di accedere al contenuto.
o
Anche gli utenti che
non possono permettersi o non possono avere accesso alle più recenti tecnologie
traggono vantaggio dalla compatibilità con le versioni precedenti poiché non
avranno bisogno di acquistare spesso aggiornamenti o attrezzature.
·
Esempio 1: un
magazzino online che elenca le tecnologie richieste
Documentando i requisiti minimi degli user agent, lo store rende
possibile l’uso di particolari tecnologie per determinare se le persone
potranno o meno trovarsi in difficoltà utilizzando lo stesso store o il suo
meccanismo di checkout prima che comincino ad acquistare. Ciò evita che gli
utenti, dopo aver selezionato i prodotti e iniziato il processo di checkout,
scoprano di non essere in grado di completare la transazione. Essi possono,
comunque, scegliere alternative per riuscire nell’intento.
·
Esempio 2: un sito
intranet che si trasforma in modo gradevole
Una grande compagnia si interessa di indirizzare gli utenti alle varie
diverse office locations
che hanno differenti basi tecnologiche. Per risolvere il problema, essa
ha creato due versioni dei propri contenuti e documentato i requisiti per
ciascuno, rendendo facile per gli utenti determinare con quale versione
lavorare al meglio nel rispetto delle loro tecnologie.
·
Esempio 3: un sito di informazione che assicura la
compatibilità con le versioni precedenti.
Un sito di
informazione tratta di una gran varietà di argomenti e vuole
mettere in grado i propri visitatori di reperire velocemente gli argomenti
oggetto della ricerca. A questo scopo, è stato implementato nel sito un sistema
di menù interattivo supportato dalla più recente versione di due diffusi user
agent. Per assicurare ai visitatori sprovvisti di questi user agent di
utilizzare in maniera efficiente il sito, viene fornito un meccanismo di
navigazione che non dipende dal sistema di menù interattivo e che non supporta
le tecnologie più recenti.
Nota dell’editore: Il WCAG WG non ha ancora affrontato le definizioni dei
termini, utilizzati a volte in modo non coerente. È necessario coordinare
i termini e le definizioni col Glossario
del WAI e lavorare sulle proposte per organizzare le definizioni. L’attenzione
è rivolta al glossario dell'UAAG 1.0 e agli altri glossari del W3C.
Attività in cui la temporizzazione è
essenziale
Un’attività
in cui la temporizzazione è essenziale è stata progettata in modo che il
tempo rivesta in essa un’importanza fondamentale. La rimozione del fattore tempo può
modificare la performance dei partecipanti. Potrebbero essere preferite e
necessarie in alcune circostanze attività (es. test) non
basate sul tempo o con limiti di tempo. Questo comporterebbe riprogettare
l’attività (es. test) e potrebbe modificarne il carattere e i metodi di
validazione e quindi non rientrerebbe nel campo di azione di queste linee
guida.
Rappresentazioni
grafiche create per mezzo di una sistemazione spaziale di caratteri di testo.
Sebbene si possa visualizzare in forma
testuale, non si tratta di testo.
Una descrizione
audio è una descrizione verbale di significative informazioni visive relative
a scene, azioni, eventi che non possono essere percepiti soltanto dalla traccia
sonora. L’estensione è resa possibile
dai vincoli esistenti sulla traccia audio e dalle limitazioni relative al
congelamento del programma audiovisivo, per l’inserimento di descrizioni audio
supplementari.
Nota:
Quando
viene aggiunta una descrizione audio a materiali esistenti, tutte le
informazioni veicolate attraverso tale descrizione sono vincolate dallo spazio disponibile
nell’esistente traccia audio, a meno che il suo inserimento sia consentito
dalla possibilità di congelare periodicamente il programma audiovisivo. Comunque è spesso
impossibile o inappropriato effettuare tale congelamento per inserire descrizioni
audio supplementari.
I sottotitoli
sono equivalenti testuali di informazioni uditive relative al parlato, a
effetti sonori, a suoni di ambiente sincronizzati con la presentazione
multimediale.
Il
contenuto è considerato complesso quando non è facile dedurre le
relazioni esistenti tra le varie informazioni. Se la presentazione delle
informazioni mira ad evidenziare trend o relazioni tra i concetti, questi
dovrebbero essere esplicitati nel sommario.
Esempi
d’informazioni complesse:
·
Tabelle di
dati,
·
Concetti esoterici o difficili da capire,
·
Contenuto
sviluppato su più livelli.
Contenuto
Nota dell’editore: È necessario includere in questo
punto una definizione di contenuto.
Il contenuto che lampeggia è un contenuto che si accende e si
spegne tra 0.5 e 4 volte al secondo.
I linguaggi controllati usano un vocabolario
ristretto che costituisce un sottoinsieme del linguaggio naturale. Lo scopo è
di rendere i testi più semplici da capire e da tradurre. Gli standard in genere
attribuiscono alle parole un solo significato e
prestabilita parte del discorso. È evitata la
sintassi complessa. Informazioni sulle applicazioni di linguaggio controllato
sono disponibili sul Web.
Sezione
di codice che corrisponde ad un'azione effettuata dall'utente (o dallo user
agent). Sulle pagine Web, gli eventi di solito sono azioni eseguite dall’utente
come il movimento del mouse, la pressione di un tasto, ecc. Un event handler
determina la risposta a quell'azione. Un event handler
specifico per una tecnologia risponde solo ad un'azione effettuata tramite un
certo dispositivo di input. Un abstract event handler corrisponde
ad un’azione che può essere attivata da più dispositivi di input.
Nota dell’editore: È necessario includere in questo
punto una definizione di associazione esplicita.
Cambiamento imprevisto nel contesto
Un cambiamento imprevisto nel contesto include:
·
apertura
inaspettata di una nuova finestra del browser e senza alcuna indicazione non
visiva (il pulsante per tornare alla pagina precedente improvvisamente non
funziona)
·
in una
presentazione auditiva, lo speaker cambia senza che venga dato un avvertimento
visivo o un’indicazione nei sottotitoli
·
sottotitoli
che non segnalano il cambiamento dello speaker
Azioni
tipiche dell’utente sono:
·
movimenti
del mouse
·
attivazione
di un tasto
·
selezione
di un link
·
uso di un
pulsante di navigazione del browser (es. pulsanti per tornare indietro o andare
avanti)
·
apertura di
nuove finestre del browser
Risposte
tipiche alle azioni dell’utente sono:
·
caricamenti
di nuove pagine
·
visibilità
o meno del contenuto a seconda della posizione del mouse o del focus della
tastiera
·
visualizzazione
dei contenuti di un menù (in modo auditivo o visivo)
·
visualizzazione
di menù o finestre di pop-up
·
sottoscrizione
di un form
È
importante che le risposte alle azioni dell’utente siano prevedibili e percepibili e che le
modalità d’interazioni siano coerenti
in tutto il sito, e analoghe alle metafore d’interazione comunemente usate nel
Web.
Una caratteristica
è una specifica componente di una tecnologia, per esempio un elemento in un
linguaggio di markup o l’attivazione di una funzione in una Application
Programming Interface. Solitamente, una certa caratteristica può essere
disponibile solo in determinate versioni della tecnologia, e quindi può essere
necessario segnalare la cosa nell'elenco dei requisiti.
Le funzionalità rappresentano lo scopo o effetto
previsto del contenuto. Ciò può includere presentare di un’informazione,
raccogliere dati, assicurare una risposta da parte dell’utente, fornire
esperienza all’utente, stabilire collegamenti ad altro contenuto, testare, confermare,
l’acquistare, ecc.
Su
dispositivi che non hanno una tastiera incorporata o annessa, esiste spesso un
metodo alternativo per connettere la tastiera al dispositivo o un metodo interno per inserire un
testo. Attraverso “l' interfaccia di tastiera”, il contenuto può essere
controllato attraverso comandi da tastiera o metodi alternativi che ne
sostituiscono l’utilizzo.
Il
contenuto è marcato in modo da permettere all’utente di individuare il
materiale indesiderato e di evitarlo. Alcuni metodi che potrebbero essere usati
a tale scopo includono:
·
metadata
relativi alla pagina
·
informazioni
nel titolo (così i motori di ricerca sono in grado di mostrarle)
·
notifica sulla
pagina prima che le informazioni indesiderate siano visualizzate
Nota dell’editore:Questa definizione necessita di
rielaborazione.
I media equivalenti presentano visivamente informazioni audio essenziali (sottotitoli)
ed uditivamente informazioni
video essenziali (descrizioni audio).
I linguaggi naturali sono quelli usati
dall’uomo per comunicare, inclusa le lingue parlate, scritte e il linguaggio
dei segni.
Il contenuto non testuale include, ma non si
limita, a immagini, testo
in immagini raster, mappe
immagini, animazioni (es. GIF animate), arte ASCII,
immagini usate come list bullet, barre spaziatrici, pulsanti grafici, suoni (che si
attivano con o senza interazione dell’utente), file audio stand-alone, tracce
audio o video, video. Inoltre includono qualunque testo che non
può essere tradotto nel linguaggio Unicode.
Nota:
Script,
applet, e oggetti programmatici non sono inclusi in questa definizione e sono analizzati nella linea guida 4.2.
Richiesto
per la conformità.
La presentazione è la resa del contenuto e
della struttura in una forma che può essere percepita dall’utente.
Componente programmatica dell’interfaccia
utente
Componente
d’interfaccia creata dall’autore, aggiuntiva rispetto a quelle fornite dallo
user agent. Per esempio, una casella di controllo HTML non può essere una componente
programmatica dell’interfaccia utente perché l’autore usa una componente
dell’interfaccia supportata dallo user agent. Una casella di controllo
implementata con script potrebbe essere una componente programmatica
dell’interfaccia utente perché fornisce funzionalità che sono note o supportate
dagli user agent e non possono essere rese accessibili dagli user agent anche
se questi si conformano alle UAAG.
Determinato programmaticamente
Programmaticamente determinato indica che può essere
determinato il significato specifico.
Individuato programmaticamente
Individuato
programmaticamente vuole dire che il significato può essere
trovato, sebbene possano esistere più significati per una stessa parola.
Nota dell’editore: Questa
disposizione dipende dalla definizione di un modo standard di associare i
dizionari e dalla disponibilità di dizionari on-line.
Eventi in tempo reale sono accadimenti che
non sono sotto il diretto controllo dell’autore.
Meccanismo di navigazione di un sito
Un meccanismo
di navigazione di un sito è un meccanismo per orientarsi e muoversi
facilmente all’interno del sito. I meccanismi di navigazione di un sito
includono ma non sono limitati a:
·
una homepage
con hyperlink e pagine successive che collegano ad altre parti del sito
·
mappa(e)
del sito
·
motore(i)
di ricerca
·
schema(i) che si
espandono
·
visioni dinamiche a
vasto raggio che
mostrano tutte le pagine linkate o gli argomenti collegati a ciascuna pagina
·
rappresentazioni
virtuali in 3-D del contenuto del sito
La struttura include sia la struttura gerarchica del
contenuto, sia le relazioni non gerarchiche come i riferimenti incrociati o le corrispondenze
tra le intestazioni e i dati contenuti nelle celle di una tabella. La struttura gerarchica del
contenuto rappresenta le variazioni nel contesto. Per esempio,
1.
un libro è
diviso in capitoli, paragrafi, liste. I titoli dei capitoli
aiutano il lettore ad anticipare il senso dei paragrafi successivi. Le liste indicano concetti separati, ma collegati tra loro. Tutte
queste suddivisioni aiutano il lettore ad anticipare le variazioni nel
contesto.
2.
una
bicicletta è costituita da ruote e telaio. Inoltre una ruota è divisa in
pneumatico e cerchio. In un’immagine di bicicletta, un gruppo di cerchi e linee
si trasformano in una “ruota” mentre un altro gruppo si trasforma nel “telaio”.
Una tecnologia
è
·
un
linguaggio di markup o di programmazione
·
un’applicazione
Programming Interface (API)
·
o un
protocollo di comunicazione
Editorial Note: Stiamo attualmente lavorando con
Internationalization (I18N) per includere riferimenti ed esprimere meglio le
definizioni WCAG 2.0 relative a “testo” e “codifica dei caratteri”.
Editorial Note: È necessario inserire in questo
punto una definizione di descrizione testuale.
Editorial Note: È necessario inserire in questo punto
una definizione di etichetta di testo.
Testo equivalente (equivalente testuale)
Un testo equivalente
·
ha la
stessa funzione del contenuto non testuale
·
comunica la
stessa informazione veicolata dal contenuto non testuale
·
può comprendere
contenuto strutturato o metadata
Nota:
Gli
equivalenti testuali dovrebbero essere facilmente convertibili in Braille o
parlato, visualizzati con un font più grande o colori diversi, inseriti
nei traduttori o in
software
per riassumere, etc
Presentazioni dipendenti dal tempo
Una presentazione
dipendente dal tempo è una presentazione che:
·
è formata
da tracce audio e video sincronizzate (es. un film), o
·
richiede
all'utente di interagire in uno specifico momento della presentazione.
Contenuto poco familiare
È
probabile che il contenuto sia poco familiare se si usano termini
specifici per un particolare uditorio. Per esempio, molti dei termini usati in
questo documento sono specifici per la comunità dei disabili.
Wisconsin Computer Equivalence Algorithm
Il Wisconsin
Computer Equivalence Algorithm è un metodo per applicare i principi
espressi dalla ITC del Regno Unito nel documento "ITC Guidance Note for
Licensees on Flashing Images and Regular Patterns in Television (Revisionato e
pubblicato nel Luglio 2001)" al contenuto visualizzato sullo schermo di un
computer, come le pagine Web o altri contenuti digitali. ITC Guidance si basa
sull’assunzione che lo schermo televisivo occupa i dieci gradi
centrali del campo visivo. Questo non è esatto per uno schermo che è collocato di fronte ad
una persona. Il Wisconsin Algorithm fondamentalmente esegue la stessa analisi
delle linee guida dell’ITC, ma lo fa per ogni possibile finestra di
dieci gradi di un prototipo di display di calcolatore.
Nota dell’editore: I collegamenti ai riferimenti
saranno forniti non appena essi saranno disponibili.
Partecipanti al WCAG Working Group
Sin dalla pubblicazione delle
WCAG 1.0 nel Maggio 1999, il WCAG Working Group ha ricevuto feedback sulle
priorità dei checkpoint, sull’usabilità
dei vari documenti, e richieste di chiarimenti sul significato di specifici
checkpoint e di come operare per soddisfarli. Pertanto quando le WCAG 2.0
diventeranno una W3C Recommendation:
·
saranno organizzate in
modo più efficiente,
·
potranno rettificare la
priorità di alcuni checkpoint,
·
potranno modificare,
eliminare o aggiungere requisiti a seguito dei cambiamenti nelle Tecnologie
Web, riscontrati dopo la pubblicazione delle WCAG 1.0,
·
incorporeranno gli
Errata delle WCAG 1.0,
·
faranno tesoro
dell’esperienza acquisita nell’implementare le WCAG 1.0.
Per un confronto dettagliato,
fare riferimento al documento Mapping Between WCAG 1.0 and the WCAG 2.0 Working
Draft.
Ci auguriamo che le WCAG 2.0
presentino parecchi miglioramenti rispetto alle WCAG 1.0. L’obiettivo
principale delle WCAG 2.0 è lo stesso
delle WCAG 1.0 (promuovere l’accessibilità dei contenuti Web). Obiettivi
supplementari per le WCAG 2.0 sono:
1.
assicurare
che i requisiti
possano essere applicati trasversalmente dalle tecnologie
2.
assicurare
che i requisiti
per la conformità siano chiari
3.
assicurare
che i documenti siano
facili da usare
4.
scrivere
per un pubblico variegato
5.
identificare
chiaramente chi beneficia dei contenuti accessibili
6.
assicurare
che la revisione sia compatibile con le WCAG 1.0
Per maggiori informazioni circa
i miglioramenti proposti nella Working Draft WCAG 2.0 fare riferimento ai Requisiti per WCAG 2.0.
Nota dell’editore: I
collegamenti che si trovano nel documento saranno elencati in questa sezione. Per il momento essi sono interni al documento stesso.